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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

Enrico Rava – Edizione Speciale (2021)

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“Se bisogna festeggiare, che si festeggi bene e in grande stile, con una bella  Edizione Speciale ”. Questo devono essersi detti Enrico Rava, alla soglia degli 80 anni, e Manfred Eicher, alla soglia, con la sua etichetta, dei 50 anni di carriera della ECM. E così nel lontano 2019 – “lontano” sì,  a.C. ,  ante Covid , quando si potevano ancora fare concerti dal vivo e non indossare mascherine né sul palco né in platea – decisero di registrare questo  live , al Jazz Middelheim di Anversa, Belgio, in cui il nostro più importante jazzista, trombettista e flicornista, figura chiave del jazz europeo, e mentore per generazioni di jazzisti italiani, accompagnato dal suo attuale quartetto, Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Enrico Morello alla batteria, e con ospiti Francesco Bearzatti al sax tenore e Giovanni Guidi al pianoforte, regalò al pubblico presente – stipato, ripeto, uno accanto all’altro, senza posti intermedi lasciati liberi, e senza mascherine d

Charlie Ballantine – Reflections/Introspection: The Music of Thelonious Monk (2021)

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Fa sempre piacere ascoltare giovani ragazzotti americani affrontare, fra l’altro alla chitarra, strumento solitamente impervio nel rendere le armonie e le melodie dei brani del pianista Thelonious Monk, questo tipo di repertorio, nondimeno con vocabolario e attitudine moderni, fra jazz, rock e folk. Charlie Ballantine, considerato dalla critica uno dei più raffinati e versatili chitarristi della scena odierna, tanto da essere paragonato a  John Scofield, Bill Frisell, Larry Coryell e Julian Lage,  con “Reflections/Introspection: The Music of Thelonious Monk”, per la Green Mind Records, fa un ulteriore passo in avanti, coadiuvato da Amanda Gardier al sax alto, Jesse Wittman al basso e Chris Parker o Cassius Goens III alla batteria, rivitalizzando e affrontando in maniera assolutamente personale gemme monkiane quali  Bemsha Swing ,  Ugly Beauty, Brilliant Corners,  Green Chimneys, Evidence,   Ask Me Now, Monk’s Dream   e altre ,  fra cui le due che danno il nome all'album.   Nel 2018

Zavalloni-Fresu-Arcelli-Rubino-Bardoscia-Quartetto Alborada – popOFF! (2021)

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In Italia due sono le manifestazioni canore imprescindibili: il Festival di Sanremo e lo Zecchino d’Oro. Se per il primo Pippo Baudo e Pippo Caruso coniarono lo slogan-canzone “Perché Sanremo è Sanremo”, sostituito negli ultimi anni da “Tutti cantano Sanremo”, lo Zecchino d’Oro non ha mai avuto slogan ma tante bellissime canzoni, che hanno portato comunque molte persone a desiderare di “cantare lo Zecchino”. Una di queste è Cristina Zavalloni, interprete jazz e di musica colta contemporanea, ma anche “figlia d’arte”, dato che suo padre Paolo Zavalloni - alias Zavallone - è stato direttore musicale dell’Antoniano di Bologna dal 1989 al 2003. Quando Paolo Fresu, trombettista eclettico e grande organizzatore di progetti discografici e non, le ha proposto di rivisitare in chiave jazz alcune canzoni dello Zecchino d’Oro, la mitica manifestazione canora di bambini famosa in tutto il mondo, per omaggiare Bologna che lo aveva accolto fin dagli anni ’80 e che nel 2017 gli aveva conferito il pre